[…] - un personaggio cosi fisicamente impastato di palesi umori e terrestrità della terra d'origine - scava gallerie dentro aeree pareti in cui fantasia, onirismo, ebrezze , angosce esistenziali delineano infinite possibilità di paesaggio e di storia, storia mai accaduta e geografia mai tracciata. Nella realtà essa ovviamente riflette il modo ambivalente - terragno e fumoso - del vivere libero, in soggezione di sè stesso, del pittore Jean Calogero. [...]
(Vanni Ronsisvalle, da “Viaggi Innaturali” 1977)