[…] Il soggiorno francese offre all’artista la possibilità di immergersi nel ritmo veloce dell’arte presente e di vedere i luoghi della memoria in maniera sublimata . Lontano dalla sua Aci Castello , lontano dalle città care ai viaggi della sua fantasia , a Parigi , mentre gli occhi e la mente vagano liberi tra le luci dei boulevards, l’ala del sogno vola leggera sulle cupole di Montmartre ed ecco affiorare l’Etna come una nuvola azzurra , gli scogli dei Ciclopi tra gli aranci profumati e le architetture complesse e articolate dei fichidindia , Venezia con i suoi palazzi galleggianti sull’acqua e i ponti aerei , popolati di figure , sospesi tra cielo e mare. [...]
(Paolo Giansiracusa, da “Le città della memoria” 1996)